martedì 19 marzo 2024   ::  
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Le riflessioni di  Albert Einstein  sul metodo scientifico

autore: Dario Antiseri  


 

Si potrebbe seguitare a richiamare autori che hanno difeso l'unità del metodo scientifico inteso esattamente come il metodo delle congetture e delle confutazioni.

 E' stato Albert Einstein a sostenere che "la scienza non è (...) un catalogo di fatti senza nesso. E' una creazione dell'intelletto umano, con le sue libere invenzioni di idee e di concetti.  (rif: A.Einstein Pensieri degli anni difficili/Boringhieri Torino 1965) E "non esiste alcun metodo induttivo che possa condurre ai concetti fondamentali di fisica".  La teoria "è opera dell'uomo. E' il risultato di un processo di adattamento straordinariamente laborioso: ipotetico, mai completamente definitivo, sempre soggetto a discussioni e dubbi".  La soluzione dei problemi ha bisogno dell'invenzione di idee e di concetti: idee e concetti da mettere al vaglio dell'esperienza "l'esperienza è l'alfa e l'omega di tutto il nostro sapere attorno alla realtà"; e "la verità è ciò che resiste alla prova dell'esperienza". "E' sulla base delle conseguenze osservative che una teoria va controllata,  aneliamo a che i fatti osservati discendano logicamente dalla nostra concezione della realtà". E se i fatti osservati vanno contro la teoria, è la teoria, in genere, che  va abbandonata. "Se una sola delle sue (della teoria della relatività) conseguenze apparisse inesatta, bisognerebbe abbandonarla, ogni cambiamento sarebbe impossibile senza scuotere tutto l'edificio.

Sempre a proposito dell'idea che Einsterin aveva del metodo, è di enorme interesse un suo breve articolo apparso il 25 dicembre del 1919 sul "Berliner Tangeblatt":

I progressi veramente grandi della conoscenza della natura si sono avuti seguendo una via quasi diametralmente opposta a quella dell'induzione. Una concezione (Erfassang) intuitiva dell'essenziale di un grosso complesso di cose porta il ricercatore alla proposta (Aufstellung) di un principio (Grundgesetz) ipotetico e di più principi di tale genere. Dal principio (sistema di assiomi) egli deduce per via puramnete logico-deduttiva le conseguenze in maniera più completa possibile. Queste conseguenze estraibili dal principio spesso tramite sviluppi e calcoli noiosi,  vengono poi messe a confronto con le esperienze e forniscono così un criterio per la giustificazione (Berechtigung) del principio ammesso. Il principio (assiomi) e le conseguenze formano insieme quelle che si dice una "teoria". Ogni persona colta sa che i più grandi progressi della conoscenza della natura - per esempio, la teoria della gravitazione di Newton, la termodinamica, la teoria cinetica dei gas, l'elettrodinamica moderna, ecc.,  - hanno tutti avuto origine per questa via, e che il loro fondamento è di natura ipotetica. Il ricercatore non perviene al suo sistema teorico per via metodica, induttiva; egli piuttosto, si avvicina ai fatti tramite una scelta intuitiva tra teorie pensabili basate su assiomi. Una teoria può ben venir riconosciuta come sbagliata, qualora  c'e' un errore logico nelle sue deduzioni o può venir riconosciuta come inadeguata (nuzutreffende) allorché un fatto non si accorda con una delle sue conseguenze. Ma mai può venir dimostrata la verità di una teoria. E ciò perché mai si sa se anche nel futuro non si scoprirà nessuna esperienza che contraddica le sue conseguenze; e sono sempre pensabili altri sistemi di pensiero, in grado di connettere gli stessi fatti dati. se sono a disposizione due teorie, entrambe compatibili con il materiale fattuale dato , allora non esiste nessun altro criterio per preferire l'una all'altra che lo sguardo intuitivo del ricercatore. E' così che si capisce come acuti ricercatori i quali dominano teorie o fatti possono tuttavia essere appassionati sostenitori di teorie opposte.

In questa agitata epoca io sottopongo al lettore le presenti  brevi, oggettive, considerazioni, giacché  io sono dell'avviso che per mezzo della silenziosa dedizione a scopi eterni comuni a tutte le culture umane, si può oggi essere più attivamente utili al risanamento politico che attraverso le trattazioni e le professioni politiche.

Einstein sostiene che nella ricerca scientifica l'esperimento è basilare; ma il primato spetta al teorico. E le teorie sono frutto di menti creative.

Dario Antiseri

(dario  antiseri / /2013-2017) 

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(foto archivio aminAMundi di Miriam Binda)


Dario Antiseri è nato a Spello (Umbria) si è laureto in filosofia presso l'Università degli  Studi di Perugia.

Ha perfezionato il suo percorso accademico e di studi dedicandosi  all'epistemologia del linguaggio con particolare riferimento allo studio applicato alla logica matematica. In qualità di insegnante ha iniziato la sua professione accademica  presso l'Università la Sapienza di Roma e presso l'Università di Siena.  A partire dalla fine degli anni Settanta è diventato titolare di cattedra  presso l'Università di Padova ed alla LUISS di Roma con la materia d'insegnamento:  "Metodologia delle scienze sociali".  Sempre alla  LUISS  è stato nominato  Preside della Facoltà di Scienze politiche (1994-1998) grazie alla sua collaborazione con  Giovanni Reale  ha sviluppato  progetti di ricerca e d'interesse divulgativo-editoriale; a tale riguardo si ricorda la  sua  lunga collaborazione  con l'Università Statale di Mosca e  per la casa editrice Bompiani  per lo sviluppo delle scienze filosofiche e della storia della filosofia.

Ha in attivo molte collaborazioni anche come giornalista presso l'Avvenire. Ha ricevuto premi e riconoscimenti internazionali - ricordiamo nel  2011  il Premio d'Onore Casentino -  per la Medicina  -.

 


Dario Antiseri/principali opere 

Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi  

autore: Antiseri Dario - Reale Giovanni.  (tre volumi divisi in tre periodi: antico-moderno-contemporaneo) (Editore: La scuola) 

Storia della filosofia dalle origini ad oggi (diversi volumi dedicati a differenti epoche) Antiseri Dario - Reale Giovanni. (Bompiani Editore)

Dalla parte degli insegnanti (Editore, La Scuola)

Il dono e lo scambio - Panizza Giacomo -Antiseri Dario (Rubettino Editore)

Contro Rothbard. Elogio dell'ermeneutica. - Antiseri Dario  (Rubettino Editore)

Liberali d'Italia. - Antiseri Dario  (Rubettino Editore)

Karl Popper - Antiseri Dario  (Rubattino Editore)

Come si ragione in filosofia. E perché e come insegnare storia della filosofia - Antiseri Dario  (Edizioni: La scuola)

La libertà, le lettere, il potere -  Antiseri Dario - Maninchedda Paolo - Tagliagambe Silvano. (Rubattino editore)

Laicità. Le sue radici, le sue origini.  (Rubattino editore)

Il liberalismo cattolico italiano. Dal Risorgimento ai nostri giorni - Antiseri Dario  (Rubattino Editore)

 

altri approfondimenti:  rete web: filosofico net

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