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(video miryart Alda Merini ad ArturoSchwartz - l'ISOLA)
ALDA MERINI - IN APPUNTO
O IL VELEGGIARE DEL TUO CALDO PENSIERO
(Da POESIA di Alda Merini)
O il veleggiare del tuo caldo pensiero sopra la mia parola e il tuo dormire selvaggio accanto al mio seno vivo;
o l’adombrarsi della primavera quando cade il suono del seme sulla terra feconda di parola.
Così tu sei l'esempio del sole mio.
Alda Merini (1931-2009)
Alda Merini è nata a Milano il 21 marzo 1931. Compie gli studi superiori all'Istituto Professionale Laura Solera Mantegazza e nel frattempo studia pianoforte.
Inizia a comporre le prime liriche a quindici anni e il primo, autentico incontro con il mondo letterario avviene l'anno successivo, quando con l'aiuto di un'amica, sottopone alcune delle sue poesie a Angelo Romanò che, a sua volta, le fa leggere a Giacinto Spagnoletti, critico letterario, poeta e romanziere. Grazie a queste frequentazioni artistiche Alda si sente stimolata a produrre nuove poesie. Incontra Giorgio Mangar che fu suo maestro e grande amore della sua vita. Una lunga depressione colpirà l’artista al punto tale da doversi ricoverare in clinica a Villa Turro di Milano. La follia e l’amore prorompente che non può essere dominato dalla ragione sarà un tema dominante nelle liriche di Alda Merini. Nel 1950 Spagnoletti pubblica nell'antologia "Poesia italiana contemporanea 1909-1949" le due liriche Il gobbo e Luce, liriche che con altri due componimenti, vengono incluse da Vanni Scheiwiller nel volume "Poetesse del Novecento", su consiglio di Eugenio Montale e Luisa Spaziani. Queste prime liriche presentano già i motivi ricorrenti nella poetica di Alda Merini: l'intreccio di temi erotici e mistici, di luce e di ombra.
Dopo la partenza di Manganelli da Milano, nel periodo che va dal '50 al '53, Alda frequenta Salvatore Quasimodo al quale dedica "Due poesie per Q", nelle quali lo chiama "padre". Nel 1953 Alda Merini sposa Ettore Carniti, proprietario di alcune panetterie a Milano.
Nello stesso anno esce la prima raccolta poetica La presenza di Orfeo, con una prefazione di Spagnoletti, opera ben accolta dalla critica. La presenza di Orfeo, seguita nel '55 da Paura di Dio e Nozze romane. Nel 1955 nasce anche la sua prima figlia. Segue un silenzio durato vent'anni, Alda Merini viene internata stabilmente nel manicomio Paolo Pini, con periodi di lucidità e periodi di follia; durante i periodi durante i quali ritorna in famiglia nascono altre tre figlie.
Nel 1979 il silenzio, dovuto alla malattia, è finalmente rotto e la Merini inizia a lavorare su quello che è considerato il suo capolavoro: La Terra Santa, vincitrice del Premio Librex Guggenheim Montale 1993.
Nel 1981 muore il marito Ettore Carniti; rimasta sola, la poetessa inizia un'amicizia a distanza con l'anziano poeta tarantino Michele Pierri. L'intesa fra i due si fa sempre più forte, malgrado i trent'anni e la distanza che li separano. Nell'83 dedica al poeta e alla memoria del padre, la raccolta "Rime petrose", le liriche "Per Michele Pierri" e "Le satire della Ripa"; nello stesso anno i due si sposano e la Merini si trasferisce a Taranto, dove rimarrà per tre anni.
Il marito, medico, prima di dedicarsi alla poesia, si prende cura di lei e Alda Merini continua a scrivere poesie inserite nella raccolta
La gazza ladra - L'altra verità. Diario di una diversa nel quale descrive la sua esperienza nel viaggio della follia. Purtroppo il demone della follia ritorna e la sfortunata donna sperimenta ancora un ricovero presso l'ospedale psichiatrico di Taranto. Nell'86 fa ritorno a Milano e riprende a frequentare gli amici di un tempo. Ricomincia a scrivere con continuità, poesia e prosa: Delirio amoroso - 1989,- ll tormento delle figure 1990 - Ipotenusa d'amore- La palude di Manganelli o il monarca del re - Un'anima indocile - testi misti di prosa e poesia nei quali la memoria diventa evocazione struggente e drammatica. La raccolta di liriche "Poesia", vince il Premio Viareggio nel 1996 e, lo stesso anno, Alda Merini viene proposta per il Premio Nobel per la Letteratura dall'Académie française. Nel 1997 si susseguono una serie di riconoscimenti molto importanti che consentono all’autrice di farsi conoscere nel panorama culturale e letterario nazionale ed internazionale. Muore per una gravissima malattia a Milano il 1° Novembre 2009. |
I frati francescani di Assisi, raggiunti dalla notizia della sua scomparsa, si sono riuniti in preghiera: "La comunità francescana del Sacro convento di Assisi affida al Signore l' anima della poetessa Alda Merini e partecipa al dolore di chi sta soffrendo per la sua perdita". Lo ha detto il custode del Sacro convento, padre Giuseppe Piemontese. Tra la Merini e i francescani c'era un rapporto particolare, per quel suo modo di essere aperta al mondo più semplice e alle altre arti meno "colte". Circa due anni fa nella Basilica superiore, si tenne un concerto di Lucio Dalla ispirato ai versi di Alda. Lei ne fu orgogliosa. E i francescani si innamorarono di questa donna, e del suo scontroso e dolcissimo modo di esistere.
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