R O B E R T O F A B R I S
poesie (estratto) & note biografiche & bibliografiche
QUESTI RAMI QUESTI SILENZI
Questi rami questi silenzi
questo cielo impettito
che non trova a noi che
lo sguardo come se
dietro ogni angolo
familiare dei nostri incessanti
atti eppure ciò che è pace
non evita alcuna voce alcuna
certezza perché da questo piazzale
diversamente e in non prevedibile
traiettoria per segni [e scelte]
ed errori come (gli astri?) cosa
decide e accade ci accade
a quali fini se quanto decidiamo
accade per opera impervia
nostra affidata a una
scansione che rimbalza e ci compie
come è come sia e sia quanto
è impervio svoltare l’angolo
di questa casa e accettare il piazzale
le altre case.
(tratta dalla silloge: Questi rami questi silenzi - 2010)
ALLE SPONDE DI OGNI SELVA
Gli agrumeti l’aria il silenzio incauto
la fatica di un fiume di una
stagione che non si converte accanto
né gli agrumeti sanno e nulla
l’aria il silenzio
se un fiume con fatica e i nostri
esiti e pollini di quel punto
perché mai persuaso del silenzio incauto
delle piogge e dominio se scelta
ha ogni selva nella stagione
che non si converte né sanno e nulla
l’aria a un cardine disabitato
gli agrumeti l’aria il silenzio
incauto alle sponde di ogni selva.
(tratta dalla silloge: Questi rami questi silenzi - 2010)
IMMEMORI DEL GUADO
Immemori del guado
nelle stille di pietra
congiungere quattro assi
lontano dai cani ad altri fedeli
della radura immemori
chiedere al primo che passa
“come va con lei?”
saggezza
salvare la moglie di Lot per trasformarla
in sale
saggezza
immemori del guado
(tratta dalla silloge: Questi rami questi silenzi - 2010)
FELICITA'
Le rose crescono e profumano,
gli uccelli crescono e volano,
i vermi crescono e rimescolano la terra
(Darwin studiò il loro lavoro di aratori)
crescono i topi le rane le orchidee
gli elefanti le nostre unghie
i nostri capelli, tutto questo ha certamente uno scopo,
tutti cercano la felicità, anche le nuvole,
anche i venti, anche i vermi pur
con la memoria tanto più breve di quella
degli elefanti, e la felicità fa quello che può.
(tratta dalla silloge: Questi rami questi silenzi - 2010)
ACCATTONAGGIO
A chi chiedere? Non basta che il
messaggio sia chiaro, o credibile,
se non è creduto. E chi non
crede riferisce agli dèi, che
rimangono muti. Le volontà degli dèi
somigliano le immagini delle rocce,
cui nessuno crede. Ecco dunque
vano gettare ancora i dadi, o cercare
dadi diversi, o stendere la mano.
(tratta dalla silloge: Questi rami questi silenzi - 2010)